Festa dei bambini - Gravago

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STORIA
FESTA DEI BAMBINI

(a cura di Alberto Mordonini)
La Festa dei Bambini a Noveglia prima non c’era. E perché non c’era?
La domanda, forse, dovrebbe essere: perché si è deciso di farla?
Ma non c’è una sola ragione. Per noi ce ne sono dieci, cento, forse anche più di mille di ragioni. Perché si sogna? Che ragione c’è? Anche questa domanda non ha un’unica risposta… e questo vale anche per la Festa dei Bambini.
Non c’è un’unica ragione. Non è solo il seme di una pianta che la fa crescere, ma il seme che si trova in certe condizioni favorevoli. Se ci sono le giuste condizioni, appunto, il seme germinerà e la pianta crescerà rigogliosa.
Ebbene a Noveglia questa idea improvvisata ha trovato le condizioni adatte per svilupparsi. Un contesto si potrebbe definire. “Contesto” è proprio l’opposto della parola che vogliamo usare, troppo fredda, asettica. La Festa è nata e si è sviluppata per la presenza di una Comunità che l’ha saputa rendere viva.
Un gruppo di coppie amiche, diventati tutti genitori nel giro di pochi anni, hanno voluto condividere con la Comunità una domenica nella quale festeggiare collettivamente i compleanni dei propri figli.
Ne è nata un’intera giornata dedicata ai bambini e ragazzi con animazione ed iniziative a loro dedicate, oltre ad un momento conviviale, il pranzo, mezzo anche questo per raccogliere risorse per l’Ente del nostro Comune che li accoglie fin dalla più tenera età, la Scuola Materna Cardinal Samorè.
Solo dopo essere diventati genitori oppure aver avuto a che fare con dei bambini si arriva a comprendere quanto loro siano il nuovo seme della società, il nostro futuro.
La Festa dei Bambini, per noi, vuole essere una festa che diverte, pertanto che genera un ricordo positivo nei giovani partecipanti, ricordo che sboccerà, che farà vedere i propri frutti, magari nel futuro.
Perché, come scrivevamo nel comunicato stampa di una delle prime edizioni, “Radicamento, affezione, aggregazione possono essere le armi per combattere lo spopolamento del territorio e garantire la permanenza delle nuove generazioni, condizione indispensabile per assicurare un futuro al territorio montano della nostra provincia.”
La Comunità di Noveglia ci ha accolto ed in questi anni ci ha dimostrato valori di amicizia sincera e spontanea dandoci tutto l’aiuto possibile: il seme della Festa ha trovato condizioni ottimali ed ha potuto così attecchire facilmente.
E la Festa fin da subito ha coinvolto tutto il nostro Comune, con tante presenze anche da fuori.
Finora siamo arrivati all’ottava edizione: i ricavi dati dagli dall’incassi del pranzo della domenica e dalle offerte, tolti i costi vivi, sono stati donati alla Scuola Materna ed ammontano ad euro 8.500.
Dopo ogni edizione, la storia che si ripete: l’organizzazione, inutile negarlo, comporta un po’ di fatica, che è stata sempre ampiamente ripagata del riscontro positivo che ci hanno manifestato quanti sono intervenuti. I mesi successivi vedono scemare la stanchezza per culminare, la primavera successiva, in pura adrenalina per la nuova edizione che ci si appresta a preparare, perché organizzare il trekking del mattino, l’animazione del pomeriggio, il pranzo è una vera e propria sfida. L’incendio alla Baita del S. Natale 2017 ci ha fatto saltare l’edizione del 2018… Pertanto, mentre la Sportiva aveva in corso la propria sfida per ricostruire la baita, noi eravamo meno impegnati.
Ma le condizioni ottimali hanno fatto partire una nuova semina, il “Fondo Viviamo la Val Noveglia”. Con la Parrocchia di Gravago e la Sportiva abbiamo voluto far partire una nuova iniziativa: abbiamo istituito, presso la Fondazione di Comunità di Parma “Fondazione Munus Onlus”, un fondo per la raccolta di offerte per la nostra Comunità.
In particolare, il “Fondo Viviamo la Val Noveglia” ha l’obiettivo, come recita il proprio Statuto, di “sostenere le opere, le iniziative e le esigenze di solidarietà e di sviluppo sociale del territorio della Val Noveglia e dell’intero comune di Bardi”.
Chiunque può devolvere, anche piccole somme, in questo Fondo; un modo nuovo, innovativo, ma soprattutto trasparente -la Fondazione Munus, Ente riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna come Onlus, vigilerà affinchè il Fondo operi secondo il proprio Statuto e secondo la Legge- per poter raccogliere ed organizzare la solidarietà dell’intera Comunità a favore della Comunità stessa.
Ma questo è un seme ancora piccolino… che siamo sicuri darà proficui frutti.
Grazie a tutte quelle persone che hanno fatto con noi tutto o anche solo una piccola parte di questo cammino!

(pagina su Facebook)


GALLERIA FOTOGRAFICA

Immagini della Festa dei Bambini
8 Giugno 2013

Escursione
nei dintorni di Noveglia

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