Trattoria Val Noveglia - Gravago

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GEOGRAFIA
LA TRATTORIA  VAL NOVEGLIA

1. IERI E OGGI... E I PIATTI TIPICI



La "Trattoria Val Noveglia",
un tempo della famiglia Battaglia

(illustrazione di Flavio Nespi)
     
Noveglia è situata al centro della Valceno e si raggiunge o arrivando da Bardi o percorrendo l'antico passo di S. Abdon, oggi Santa Donna. Oggi Noveglia è un abitato moderno, ma il nome Gravago è molto antico: lo troviamo già nel Privilegio del 21 marzo 744 di Liutprando, re dei Longobardi, a Pavia con il quale confermava la donazione del Monastero di S. Michele in Gravago.
Da Noveglia si diramano le strade che portano a Bergazzi, Osacca e a Monastero, Brè, Venezia e Pianelletto, tutte località splendide con le loro antiche case di pietra. La zona è ricca di testimonianze: il castello di Gravago risale al XIII secolo ed è ritenuto parte di una linea di castelli difensivi voluta da Ubertino Landi, signore di quelle terre. Alla Brè, una casaforte usata da Ubertino, uno dei primi edifici del parmense ad avere un camino interno per far uscire il fumo del focolare (si usava ancora il foro nel soffitto), perciò è conosciuta ancor oggi con il nome "La Caminata“. Più avanti troviamo Monastero, che prende il nome dal monastero dei monaci benedettini cassinesi di Gravago. Il monastero, che oggi è ricordato solo dall'imponente chiesa di San Michele, viene citato per la prima volta nel 744. Di notevole interesse è anche la Pieve medievale di Gravago, dove si trova un antico lavatoio in pietra, lungo quella che era chiamata la via degli Abati, che conduce ai Bergazzi e a Osacca. Proprio a Pieve di Gravago oggi anno c'è la grande Festa di S.Anna nel prato di castagni centenari, simbolo della valle. Si tratta di una festa organizzata con grande impegno, che costituisce un richiamo per tutti gli abitanti della valle, di Borgotaro, Parma e i molti emigranti che da Bardi sono partiti per la Francia, il Belgio, l'Inghilterra e gli Stati Uniti e ogni anno ritornano orgogliosi della terra dei loro antenati.
Poco sopra la Pieve s'incontra l'antico borgo dei Bergazzi, che domina il panorama appenninico.
Qui si trova il Bed and breakfast "Ca' del Lupo". romantico luogo d'incontro per gli amanti della natura.


"Ca' del Lupo" dove l'ospitalità è di casa
(Illustrazione di  Flavio Nespi)

Da Noveglia si può partire per escursioni verso il Monte Barigazzo o il gruppo di case Lavacchielli o, per chi ha voglia di camminare, c'è il percorso verso la cima del Pizzo d'Oca, sede di antiche cave di pietra, che si snoda tra meravigliosi boschi di  castagno e faggio.

Noveglia... ovvero la Valceno a tavola

La tradizione culinaria di Parma è famosa in tutto il mondo, ma la Valceno ha qualcosa di molto particolare. Sarà il profumo dei castagni, l'aria pulita, l'acqua di fonte, ma è davvero unica. Le stesse cose hanno un sapore più intrigante, più buono.
Di quanto sia importante questa tradizione se ne sono accorti Davide e Martina,  due giovani parmigiani doc, che, capitati per caso a Noveglia per la festa di S.Anna a Pieve di Gravago, hanno scoperta una vecchia trattoria proprio di quelle di una volta, dove la gente si riuniva, giocava a carte, mangiava e beveva del buon Gutturnio e qualche grappino.
Un colpo di fulmine. Con coraggio e intraprendenza hanno rilevato la trattoria, che risaliva all'antica famiglia dei Battaglia, poi è passata alla Tina e alla Lucia e infine a Geppetto.
Così con Davide e Martina continuano oggi una storia antica e danno vita a una storia nuova.  
Questi due ragazzi sono formidabili, fanno la pizza col lievito madre e ve la servono come desiderate calda, veloce e buonissima.
Nella Trattoria di Noveglia lavora anche Maria Grazia, la mamma di Davide che custodisce la ricetta dei“i tordej d'arbetti”, tramandata dalla nonna, che anche lei l'aveva imparata dalla nonna. La signora raccomanda che i tordej d'arbetti devono essere: “longh col so covvi, tgniss sensa vansaj, foghè in t al buter e sughè col formaj”.
La ricetta per 6 persone: 6 hg di ricotta morbida e fresca (qualche casaro per san Giovanni la preparava con un po' panna); 3 hg di spinaci o verde di erbette crude; 1 uovo; 3 hg di Parmigiano, noce moscata, sale. 1 Kg di farina, 4 uova e acqua per impastare. Maria Grazia raccomanda: prudenza nell'uso della noce moscata, il cui aroma pungente spesso guasta irrimediabilmente il sapore del ripieno. La preparazione è fatta come in casa: si fanno bollire gli spinaci, si scolano, si soffriggono con un po' di burro e si tritano grossolanamente con la mezzaluna; una volta fatti raffreddare, si mescolano con gli altri ingredienti. Così si ottiene il ripieno, che si dispone su strisce di sfoglia ripiegate. I tortelli rifilati su tre lati con la rondella dentata, si mettono poi a cuocere in acqua bollente. Una volta cotti, si scolano col mescolo forato e si dispongono a strati sul piatto di portata, opportunamente scaldato, innaffiandoli abbondantemente con burro fuso e cospargendoli di parmigiano reggiano grattugiato.
Altre ricette incredibili: le melanzane alla parmigiana, i tortelli verdi dolci,  i bocconcini di maiale al prosciutto profumati al balsamico, la trippa, la carne alla griglia, la torta fritta, prosciutto e culatello. Un'altra specialità sono ancora gli anolini (anolen), pasta ripiena in brodo, da non confondere con  i cappelletti reggiani e gli agnolotti ferraresi, tortelli di patate, con funghi porcini, tortelli di zucca; gnocchi di patate, chiamati, in dialetto parmigiano, granfgnòn, lo stracotto, il bollito misto, la trippa alla parmigiana, i salumi, i formaggi, i funghi, il culatello, il  prosciutto,  il salame, il parmigiano,

(Puoi leggere altre Ricette culinarie della Val Noveglia... nella relativa pagina del sito).

I dolci della Trattoria Val Noveglia sono tutti favolosi: chiacchiere delle suore; scarpette di S.Ilario, biscotti di pasta frolla a forma di scarpe, in ricordo del passaggio di Sant'Ilario da Parma, dove si fece rifare le scarpe da un ciabattino, tortelli dolci; crostata di prugne, mandorlata, torta di mele, spongata pasta sfoglia riempita con marmellata di mele, frutta candita, pinoli, mandorle, ricoperta da un secondo strato di sfoglia,  torta Maria Luigia, fatta col pan di Spagna, arricchito di polvere di mandorla e cioccolato, farcitura di cioccolato e crema di fragoline di bosco e ricoperta con cioccolato fondente.
Ecco un consiglio per tutti: se andate nella Val Noveglia, non dimenticate assolutamente di passare dalla Trattoria di Davide e Martina,  dove potrete gustare il meglio della cucina della Valceno e di Parma (tratto da "Val Ceno Leggende e racconti"  di V. Ceccarini e F. Nespi)


Davide, Martina, Maria Grazia e Katia

2. INFO E CONTATTI


TRATTORIA VAL NOVEGLIA
Noveglia  151, Bardi (PR)
Tel. 0525 77143
Email: trattoriavalnoveglia@gmail.com
chiuso il martedì

3. GALLERIA FOTOGRAFICA

FOTO-LIBRO
con istantanee
tratte dalla Pagina Facebook
della Trattoria Val Noveglia


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