Storia di famiglie di Gravago - Gravago

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STORIA
STORIA... DI FAMIGLIE



Le vicende
di alcuni nuclei familiari
di Gravago

Ringraziamo
chi ci ha inviato le notizie
e chi vorrà inviarcene...





La famiglia Costa (Noveglia)


Prima della seconda guerra mondiale, in Val Noveglia, in una vecchia casa di pietra, la famiglia Ricci (“quelli della Brigida”) gestiva un'osteria molto conosciuta e rinomata. Si cucinavano prelibatezze di ogni genere e nelle sagre e festività si macellavano vitelli, maiali, polli e animali da cortile nostrani. Vicino alla vecchia osteria, vi era una piccola stalla, gestita dai mezzadri, la famiglia Sozzi Giuseppe, detto Pinö, in seguito dal figlio Guerrino.
I Ricci hanno 5 figli: Marina, Ida, Desolina, Severino e Brigida, tutti impegnati nella gestione del lavoro nei campi e nella stalla. Negli anni ‘30 la figlia maggiore Marina convola a nozze con il loro bracciante Domenico Costa, arrivato a Noveglia a piedi, da Rocca di Varsi, attraverso i monti.
Nel frattempo, la licenza per l'osteria in tempo di guerra viene persa e Domenico si trova in difficoltà. Prima che potesse riavere la licenza, che contemplasse anche la vendita di alcolici e generi alimentari, passano  parecchi anni. Dall'unione con Marina Domenico ha due figli maschi: Alfredo e Gianni. Crescono  in fretta e hanno molte ambizioni: la prima è quella di prendere la patente e poi la licenza di taxi, negli anni ‘50. Il lavoro li porta a girare per varie città e a fare lunghi viaggi. Non contenti del lavoro con il taxi, i due fratelli vogliono riprendere l'attività del bar-osteria.
Costruiscono,  con l'aiuto del padre, una casa e a pianterreno, in seguito, aprono il bar.
Ambiziosi di creare qualcosa di bello per il paese, vogliono aprire anche una sala da ballo. Erano quelli i mitici anni ‘50. Da subito queste attività, sia il servizio taxi che il bar, con annesso un piccolo negozio dove si poteva trovare di tutto, riscuotono un gran successo. Persone di ogni dove venivano a ballare qui! Tantissime coppie... nascono qui, all'interno della balera; si formano nuove famiglie che mettono le radici nelle nostre valli.
Negli anni ‘60 vi e' anche la costruzione di una stalla, molto grande gestita dalla famiglia Rossi Stefano e Maria. Nel 1967 si sposa Alfredo con una giovane bardigiana, Anna che, da una decina d’anni, aveva aperto l'attività di parrucchiera a Bardi.
Trasferitasi a Noveglia, apre un negozietto sopra il bar. Lasciare la sua attività sarebbe stato difficile, perché amava troppo questo lavoro!  A tempo perso lavora nel bar e la balera.
Anna e Alfredo hanno due figli: Fabrizio e Federica. Negli anni’70 si sposa anche Gianni con un'insegnante di Pione: Linda.
La famiglia Costa possiede vari terreni e  negli anni ‘80 vi e' una crescente richiesta di questi per la costruzione di case. Diverse famiglie, con sacrifici, edificano e incrementano la popolazione della Val Noveglia.
Dopo poco l'attività del bar viene venduta alla famiglia Ballestrazzi Giacomo e Caterina, che la gestiscono fino agli anni ‘85-’86.
Subentra poi una famiglia di Parma, Medina Tiziano e Mariella, con tre figli; la gestione del bar ancora oggi è affidata a loro.
Nel '95 il primogenito di Alfredo, Fabrizio, decide di riaprire la vecchia sala da ballo con due soci, il gestore del bar Medina e il suo più caro amico Nello Capitelli, originario di Porcigatone Tolara.
I tre ristrutturano la sala da ballo dando ad essa nuove forme, luci, colori e così animano ancora per anni il piccolo paese.
Questa è Noveglia con la storia della famiglia Ricci-Costa, gente ospitale, gentile, d’altri tempi, che vive da tanti decenni in questo lembo della nostra montagna, abitata da una popolazione semplice, dinamica, energica, ma soprattutto molto unita. (Anna Costa e Mara Gabanella)
                                                                                                       





La famiglia Battaglia (Noveglia)


Pochi sono passati a Gravago senza aver sentito parlare di Piero Battaglia, persona nota in tutta la valle per il suo grandissimo impegno nel volontariato locale, “pedina” importantissima sia nell’Associazione Sportiva Val Noveglia che nell’organizzazione della festa di S. Anna, per non parlare della sua assidua presenza presso l’Assistenza Pubblica di Bardi.
Ma parliamo un po’ della sua “storia”...
Piero “piove” a Noveglia nel 1954, quando aveva solo dodici anni, insieme al padre Giovanni, alla madre Margherita e alla sorella Ave.
I suoi genitori decidono subito di prendere in gestione l’osteria locale, dapprima solo come tipica “osteria” con rivendita di sale e tabacchi (la prima della zona di Gravago!). Successivamente, viste le grandi capacità culinarie di mamma Margherita, il locale viene trasformato in trattoria. Ancora oggi in valle si parla, non senza poca nostalgia, dei suoi fantastici tortelli e delle sue sublimi lasagne. Per un servizio ancora più completo, affiancano presto alla trattoria anche un negozio di generi alimentari.
Dopo la scomparsa dei genitori, Piero e la sorella Ave prendono le redini del locale, riproponendo la loro innata simpatia unita ai vari tradizionali piatti. Gestiscono la trattoria fino ai primissimi anni ‘80, quando cedono l’attività ad altri. Gli attuali gestori  della “Trattoria Val Noveglia” sono Davide e Martina.  Non troverete una persona, in tutta Gravago e dintorni, che non abbia un buon ricordo o una buona parola per la generosità, la simpatia, e la bontà della famiglia Battaglia, di cui il nostro Piero è degno erede.
I Battaglia sono il classico esempio di persone che arrivano in un posto e ne fanno il loro mondo, dando agli altri più di quello che hanno ricevuto, senza esserci nati e senza aver radici profonde con quell’ambiente. (Vittorio Martellotti)

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QUALCHE FOTO DELLA FAMIGLIA BATTAGLIA
(ringraziamo Piero e Vittorio,
per avercele fornite)

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